Siamo certi che tutti voi, almeno una volta nella vita, sarete rimasti incantati di fronte ad un’opera di body painting, quell’arte straordinaria attraverso la quale il corpo umano si trasforma in tela da dipingere. Un’usanza antica che porta con sé messaggi artistici, spirituali ed estetici e che proviene dalle popolazioni tribali che la utilizzavano per la caccia o per scopi religiosi.

Nell’epoca moderna, la pratica del body paint è ritornata di moda, soprattutto da quando è stata “accolta” dal movimento hippy negli anni ’60. Oggi questa forma d’arte ha molto spazio nelle performance e nella pubblicità, con il corpo che acquista aspetti magnifici trasformandosi in veri e propri quadri viventi. Cerchiamo di scoprire, di seguito, quali sono le radici, le tecniche e i segreti del body painting.

Che cos’è il body paint o bodypainting?

Letteralmente body paint significa “pittura del corpo”, realizzata con una colorazione temporanea che dura ore o qualche giorno. Questa è la principale differenza con l’altra body art, quella dei tatuaggi. Si possono dipingere solo alcune parti o l’intero corpo, dove cercare combinazioni di colori, disegni e forme. Molte volte si possono riprodurre opere famose, in altri casi si riproducono animali, paesaggi o il corpo viene integrato nel paesaggio stesso. Si possono anche creare temi astratti o effetti ottici, anche col movimento dei modelli. Una tecnica quindi che unisce arte e creatività e che diventa una vera e propria performance adatto anche a eventi aziendali.

Una tradizione antica: significati e scopi

La tradizione di dipingere e decorare il corpo è molto antica, e alcuni reperti nelle grotte dello Zambia dimostrano come già 300mila anni fa si considerava come una delle prime forme d’arte. I popoli aborigeni australiani usavano il body paint 60mila anni prima di Cristo, ma queste pratiche erano usuali anche in Africa, in Sudamerica e in India. La utilizzavano anche i Sumeri e gli Egizi, le tribù dei Germani e dei Pitti, che si dipingevano prima delle battaglie.

Pensate che i nativi americani furono chiamati pellerossa proprio perché si dipingevano delle strisce prima delle battaglie. La pittura del corpo infatti era un linguaggio non verbale codificato: il corpo si dipingeva per motivi magici o per rituali, per celebrare cerimonie o riti di passaggio, per scopi propiziatori (danza della pioggia), come segno di appartenenza (diverse classi sociali), per spaventare il nemico in battaglia.

Ma nella vita quotidiana questa tecnica poteva avere anche funzioni pratiche: repellente per gli insetti e protezione da freddo o sole. Nella caccia serviva per mimetizzarsi e per avvicinarsi alle prede senza far sentire odori. Si usavano colori naturali ricavati da vegetali e minerali (il famoso henné, la creta o il gesso). I colori avevano poi dei messaggi precisi: il nero era il colore del buio e del mistero, il rosso quello del coraggio, il grigio la saggezza, il bianco la purezza.

L’epoca moderna

Pian piano nel tempo il body paint ha perso alcuni significati per assumerne altri, più commerciali ed artistici. Nel 1933 all’Esposizione Mondiale di Chicago, la modella Sally Rand sfila vestita solo con una pittura per Max Factor. Entrambi furono arrestati. Negli anni ’60 diventa simbolo di libertà ed autodeterminazione del movimento hippy. Nei raduni musicali i giovani si decoravano il corpo come messaggio politico. Il corpo diventa ricerca di identità e la body paint viene influenzata dal futurismo, dal surrealismo e dal dadaismo. Inizia così la pratica della dermocromia per come la utilizziamo oggi. Nel tempo questa pratica ha acquistato sempre maggiore spazio nell’arte (performance di teatro, fotografia ecc.), nella moda e nella pubblicità o negli eventi. Per alcune campagne sociali viene utilizzata dagli attivisti, ma non dimentichiamo che nella quotidianità anche noi la utilizziamo nei travestimenti a Carnevale o quando andiamo allo stadio. Il body paint è usato anche come arteterapia, perché favorisce l’espressione delle proprie emozioni e aiuta a prendere consapevolezza del proprio corpo e dei rapporti con l’esterno.

Come diventare body painter: corsi e cosa c’è da sapere

Per creare opere d’arte così ci vuole molta tecnica e anche fantasia. Online ci sono dei corsi di formazione che però richiedono già delle competenze di base. In generale si parte da una buona preparazione artistica: conoscere i colori, la teoria delle ombre e delle prospettive, le tecniche di pittura, quelle del make up. Anche conoscenze di anatomia sono molto utili, perché il corpo oltre che un supporto diventa parte integrante dell’opera. Ci vuole molta pazienza ma anche molta esperienza visto che una seduta può durare fino a 14 ore.

La preparazione prima di realizzare un bodypainting

Se i più bravi improvvisano la propria opera, è sempre il caso però di avere un progetto del disegno per mantenere poi le proporzioni. Riportando poi l’opera sul corpo ci sono delle difficoltà, e per questo la conoscenza dell’anatomia è utile. Potete usare del nastro adesivo o dello stencil per aiutarvi, creando cioè una maschera e poi riempiendo con i colori direttamente sul corpo. La pelle deve essere preparata a dovere con uno scrub o creme idratanti. Anche il corpo da dipingere va scelto in base al progetto, visto che le forme devono valorizzare il disegno.

Tecniche e strumenti

A seconda del vostro progetto potete scegliere tra varie possibilità:

  • pennelli e spugne imbevute di acqua per sfumare i colori. E’ la tecnica più classica;
  • pennarelli con cui scegliere tra molti colori, realizzare disegni sottili e di piccole dimensioni con cui creare l’effetto di tatuaggio;
  • le dita;
  • aerografo con cui spruzzare i colori e creare sfumature e chiaroscuri ma con contorni meno netti.

I colori e la pittura

Dopo i colori naturali sono arrivati sul mercato quelli sintetici. Per quest’arte ci sono colori specifici: atossici e anti allergici. La durata del disegno dipende anche dal tipo di colore utilizzato.

Anche qui la scelta è ampia:

  • henné: colore naturale ancora usato da certe popolazioni con tinta che si ottiene da foglie essiccate e si applica con contenitore che viene premuto. La durata è anche di 2 settimane.
  • colore a tempera: dona un bell’effetto ma la tempera rimane bagnata e quando si asciuga si stacca;
  • colori acrilici artificiali: vanno stesi o con il pennello o con l’aerografo con durata anche di un giorno;
  • lattice liquido: applicato come una seconda pelle;
  • inchiostro fosforescente: grandi effetti sulla pelle ma che necessita di lampade UV per risplendere al buio.

La prima cosa è cercare di non sovrapporre i colori ma affiancarli. Iniziate da pancia o schiena, che sono superfici piatte, per le parti più importanti e lasciate braccia e gambe per i dettagli o per allargare la scena. Per le linee e i contorni potete usare anche dei cosmetici (matite e eye liner) e per effetti speciali anche glitter e brillantini. Potete arricchire la vostra opera con protesi e accessori: ciglia finte, orecchie o lenti.

I tipi di body paint

Il progetto può prevedere varie differenze, e in base al disegno si possono colorare:

  • tutto il corpo;
  • il volto (che prende il nome di face paint) come ad esempio quello che usiamo fare a Carnevale, ad Halloween o negli eventi sportivi. Spesso si può vedere sulla faccia di molti artisti musicali e non solo (David Bowie ne era un’icona);
  • le mani (in inglese hands paint) famosa in India e nel Medio Oriente per le nozze e che realizza soprattutto con henné.

Dove si trovano i migliori e famosi body artist? In Italia o all’estero?

I migliori e famosi body artisti sono presenti sia in Italia che all’estero ed alcuni di loro sono veri e propri maestri di questa tecnica tanto da aver creato nuovi stili e linguaggi.

I festival di Body Painting da visitare

Ormai sono moltissimi gli eventi dedicati al body paint, e in alcuni eventi ci sono contest specifici dedicati a questa tecnica. Da segnalare l’Italian Body Painting Festival che si tiene a giugno nella città di Garda sul Lago di Garda in provincia di Verona. Ci sono circa 80 team che partecipano in 5 categorie di cui una dedicata agli amatori. Nel panorama internazionale invece ricordiamo il World Bodypainting Festival che si tiene al Goethepark di Klagenfurt in Austria. Artisti da tutto il mondo e oltre 30mila visitatori.